Tuesday, January 13, 2015
I mille io dentro di me_Mauro Scardovelli
Qualunque cosa che venga detta, che la dica io o un latro, di per sè non ha nessun valore, dipende se ci son dei ricettori aperti.
Quindi sarebbe interessante chiedersi: ma io a chi sto parlando? Questa è la prima domanda. Poi la seconda è: io che parlo chi sono? Qual'è l'intenzione che ho? Gli altri dentro di me direbbero le stesse parole? Oppure è una fazione che parla, uno dei miei tanti io che quindi sono maschere? Quindi prima cosa io che parlo chi sono in questo momento? Sono un frammento di me? E allora le mie parole sono solo aria che si sposta, quindi anche se l'altro è molto ricettivo all'altro non succede nulla se non il fatto che, se è veramente ricettivo, coerente e congruo, l'unica osa che fa sai cos'è? Che si alza e se ne va, perchè se io non sto parlando a lui, perchè non ci sono, perchè esserci vuol dire essere uno. È questo. Se no c'è semplicemente un pezzo di me. La miglior definizione che conosco, che ho appreso recentemente, è quella di un poeta rispetto a ciò che è corruzione. L'immagine è molto semplice: vuoi sapere che cos'è la corruzione? Apri una tomba, guarda il corpo disfatto, quella è corruzione. Il corpo è decomposto, prima composto era uno, adesso è decomposto. Quella è la decomposizione=corruzione. E infatti quel corpo non c'è più, è morto. Ma la stessa cosa avviene a livello psichico. Se io sono fatto di tanti pezzi l'uno non c'è io sono de-composto, cioè sono un morto che cammina e che parla. Questa è un'immagine forte, ma siamo in tempi in cui ci voglio immagini molto forti, perchè sono tempi apocalittici, siamo a un livello terminale dell'umanità, non perchè siamo più corrotti di una volta. ma perchè abbiamo troppa forza messa in mano a persone del tutto inaffidabili perchè corrotte. E quando noi parliamo di corruzione politica stiamo utilizzando una figura retorica, è la sineddoche, sto parlando della corruzione umana, e sto parlando di un pezzo della corruzione, la corruzione della politica... ma c'è la corruzione della scuola, la corruzione degli ospedali, la corruzione degli infermieri, la corruzione dei medici, la corruzione degli insegnanti, la corruzione dei preti... la società è corrotta. Cosa vuol dire? che se io sono un insegnante e provo rabbia nei confronti dei miei allievi, provo senso di impotenza, frustrazione, vuol dire che non sono uno, perchè se veramente fossi uno avrei visione, e se avessi visione saprei che oggi la scuola è in una situazione drammatica. La scuola fa da cuscinetto dove le contraddizioni sistemiche vanno a scaricare il loro potenziale. Non c'è mai stato nell'umanità un momento così grave, perchè tutto il mondo è diventato... quello sì, quello sì... un solo pensiero che c'è. Un pensiero in cui il dominio del più forte sul più debole è la regola. È premiata quindi continuamente quindi la disonesta, e punita, punita punita l'onesta e la coerenza. Non sappiamo piu disptinugre tra leader veri e leader falsi. Questa e una dell piu grandi tragedie dell'umanita. Ne fuori ne dentro perche dentro di noi ci sono voci che assumono la leadership. Quante parole diciamo al nostro interno che vengono da falese autorita interiori quando ci critichiamo, quando ci svalorizziamo, quando ci diamo addossso in qualsiasi maniere, quando diamo credito a voci ostili dentro di noi, capite? a voci ostili dentro di noi, gli diamo credito, noi siamo corrotti, ma gravemente, proprio corrotti e quinti totalmente inaffidabili per noi stessi e per gli altri. Questa e una malattia. Malattia vuol dire dire male, quindi pensare male, non e più una malatita individuale. E una malattia endemica, cioè diffusa ovunque, ed epidemica, siamo in epidemia, cioè questa cosa si sta rinforzando. Gramsci diceva: occorre il pessimismo della ragione cioè saper guardare fino in fondo il male e l'ottimismo della volontà, cioè la capacita di dire bene, la situazione e estrema, siamo in un periodo apocalittico, apocalittico vuol dire terminale, poi il termine apocalittico vuol dire anche altre cose che poi vi dirò, terminale, ma proprio per questo siamo giunti alla stretta finale in cui l'umanità si trova. O così (verso l'alto), o così (verso il basso). Così (verso l'alto) vuol dire un salto evolutivo della specie, che è già presente in noi, abbiamo già la fisiologia, il nostro corpo è già pronto a fare questo. Gli studi sul cervello e sul cuore, gli studi delle neuroscienze avanzate, non quelle a servizio delle multinazionali per carità, ma quelle di veri scienziati, ci mostrano che il nostro sistema è già pronto a fare questo, c'è già la predisposizione fisiologica. Ma fino ad oggi questa visione è stata portata avanti da pochissime persone, vere, persone integre, vere ce n'è pochissime. Non nascono così, lo diventano grazie a delle lotte interiori terribili. Gandhi non è nato Gandhi, era un altro, non era Mahatma, non era maestro, era un avvocato che aveva studiato a Londra, aveva assimilato la cultura occidentale, poi ha capito, ha avuto un'illuminazione, ha capito. Pensate a Nelson Mandela, Martin Luther King queste sarebbero le figure da studiare a scuola e dire ai ragazzi: voi dovete diventare Nelson Mandela, dovete, ma non un dovere per far piacer alla scuola, ma per far piacere a voi stessi, perchè siete troppo sottovalutati, vi credete di essere delle nullità. Pensa al movimento dei punk, che si son chiamati così, si son detti noi siamo spazzatura. Un movimento giovanile che si chiama spazzatura, legno marcio.
Grazie, grande Mauro Scardovelli
Con AMORE
ssc
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